Quando scrivo siamo solo al 24 Aprile, ma già l’antifascismo localizzato e parziale delle chiacchiere e della vuota retorica ci insegue da giorni. Frasi trite e ritrite, parole già dette milioni, miliardi di volte, ripetute con veemenza solo apparente.

Costringendo lo sguardo ad un orizzonte limitato e, tutto sommato, inesistente, mentre la realtà dell’internazionale nera è molto più ampia e decisamente molto più complessa di qualsiasi racconto falsato. Un fascismo dell’anima, mai veramente morto e tenuto in vita, proprio da chi oggi ci riempie le orecchie e gli occhi della sua retorica antifascista.

Da una parte si affidano all’aria di frasi fatte e grugni incattiviti, mentre nella realtà a livello globale si usa , si nutre e si mantiene in vita ad uso strumentale l’internazionale nera.

Un uso che l’Occidente abusa senza alcuno scrupolo d’ordine morale.

In Ucraina si appoggiano palesemente le strutture di questa internazionale della provocazione, le si nutre di munizioni ed armi,le si sostiene a livello morale, narrando menzogne e nascondendo la verità. Israele si rifà ad una antica, severa e tragica lezione per ripetere le nefandezze subite

Però qui, in Aprile ed a scopo meramente elettoralistico si farfuglia di fascismo. D’una relativizzazione di censura e repressione da parte di chi censura e repressione ha usato si qui.

Quasi che i comportamenti, soprattutto recenti, di quello che chiameremo pseudo-progressismo non siano stati ispirati dal peggior nazismo della nostra storia recente. Quasi che la manipolazione e l’abuso non siano il linguaggio, unico, del potere, di tutto il potere e dei suoi burattini di turno.

Quasi che il minuetto di destra e sinistra in Italia non sia una tragica farsa , costruita solo per ingannare e mantenere una parvenza di alternanza del tutto istrionica e tristemente falsa.

Chi scrive nasce antifascista militante, ma si avvede della retorica e della falsità ipocrita di questa tragica commedia.

Domani, camicie inamidate e sepolcri imbiancati ci parleranno della resistenza, magari comparandola con quella d’Ucraina e d’Israele,prenderanno spunto da questo per parlarci anche della guerra giusta e necessaria?

I medesimi sepolcri che in Europa conducono un intero continente verso l’assoggettamento totale al verbo d’oltreoceano in nome di un’autodifesa che è divenuta da tempo aggressività malcelata.

La Resistenza, quella dimenticata e revisionata, quella che, nel loro racconto, non fu guerra civile, ma preannuncio della nostra appartenenza alla NATO, quella che, in quello che non dicono, fu inganno e premessa in preparazione della guerra fredda prima ed a questa armata poi… Bè quel povero rimasuglio della nostra storia verrà, ancora una volta, bistrattato e fatto oggetto d’una vuota rimembranza sempre più lontana dalla verità storica.